Rieccoci anche quest’anno con il report dell’inviato dell’Accademia degli Alterati dalla splendida leopolda della Stazione Cornice, in Firenze. Per un malaugurato disguido, le note che tanto diligentemente avevamo preso sull’andamento climatico del millesimo 2018 sono finite in un congegno che le prende, le traduce in persiano, poi in punjabi, poi in basco, poi in latino, poi in arabo, poi in sindhi, e infine di nuovo in italiano. Le abbiamo fortunosamente recuperate all’uscita dopo il trattamento, un po’ stravolte, e questo è quanto, scusate se non è chiarissimo, ma comunque si capisce, su.
Oltre alle fredde temperature di marzo, aprile e maggio 2018, gli alberi hanno mostrato che gli alberi erano freddi. Le temperature sono aumentate bruscamente da giugno, con pannelli che a volte aumentano durante i mesi estivi. La Madonna inizia il 20 agosto a metà luglio. La stagione di settembre inizia con drastici cambiamenti tra giorno e notte, portando a un graduale declino di uva e prodotti. Odori e Fenoli. Il giubbotto è vicino a metà settembre, tra qualche giorno e qualche giorno.
Dopo questa doverosa e propedeutica introduzione, troverete di seguito una inumana lenzuolata di note di assaggio, corredate fino al punto di deflagrazione dello scroto da punteggi di elementare comprensione su tutti e 66 i Chianti Classico del 2018 presentati alla stampa e, come torta sulla ciliegina, sui 28 Chianti Classico Riserva 2017.
L’asterisco (*) indica che il campione degustato era in affinamento, non ancora in bottiglia. Ringraziamo infine anche quest’anno per l’impeccabile organizzazione e il gentile invito il Consorzio Chianti Classico.
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MAURIZIO ALONGI – VIGNA BARBISCHIO
Delizioso profumo di fiori rosa freschi e frutta rossa, e tante altre suggestioni; bocca succosa, vivida, proporzionata, insieme significativa e facile da bere, e gratificante nel convinto allungo dai toni quasi marini. Un vino ispirato, che colpisce al cuore per la sua perfetta misura e la sua gioiosa cromia.
Fonte: Armando Castagno - Accademia degli Alterati