Chiaramente in questa categoria la fa da padrone l’Irpinia, ma non bisogna sottovalutare le migliori interpretazioni provenienti da Cilento e Sannio. Nel primo territorio il parterre è molto eclettico, con versioni affinate nei contenitori più disparati che hanno come trait d’union la solarità del terroir mediterraneo. Nel Sannio, invece, non esiste ancora una linea comune e, allo stato attuale, vince chi non ha fretta di commercializzare le nuove annate.
Cantine dell’Angelo – Miniere 2019
Viene da vigne che sovrastano una miniera di zolfo ed è tutto giocato su note minerali cupe – sulfuree, per l’appunto – che, insieme a qualche tocco lampo di miele e di susina matura, danno vita a un profilo profondo, chiaroscurato, imperniato su di una lama di acidità che mette in moto la massa importante e allunga un finale di maestosa austerità. Stregante adesso e meraviglioso in prospettiva.
Fonte: Raffaele Mosca - SommelierLife.it