Warning! Proseguendo la lettura correte il rischio di diventare uno dei sette aficionados del vitigno a bacca bianca Montù, o Montuni si vi piace di più.
Vitigno presente nelle plaghe padane, occupa pochi ettari nelle province di Bologna e Ravenna e dovrebbe essere protetto in quanto a rischio di estinzione. Pochi anche i vignaioli che lo vinificano; ne conosco uno solo, ma di gran valore che risponde al nome di Gabriele Succi.
Lui però il Montù ama chiamarlo bianchino faentino, il suo sinonimo local-patriottico. Il vino, Le Barrosche, che prende il nome dalla via dove è ubicata la vigna, viene prodotto dal 2004 in poche centinaia di esemplari ed è un indubbiamente capace di strappare l’applauso anche ai più scettici sui bianchi romagnoli.
Vino dai buoni profumi fruttati e con lievi accenni di idrocarburi, sapido, fresco di acidità e appena tannico pur essendo vinificato “in bianco”. Molto “maritabile” con pollame o pesce azzurro.
Fonte: Giovanni Solaroli - Wine Surf