Kraema 2016 Muraje
Confesso che non sono mai stato particolarmente attratto dai “banchi d’assaggio”. Non fremo dalla voglia di prendermi qualche gomitata per farmi spazio con un bicchiere in mano o di tentare inutilmente di scrivere qualche nota cercando affannosamente una sputacchiera; l’attenzione e la concentrazione necessarie per degustare un vino in tale contesto vanno a farsi benedire. Tuttavia, con una dose di buona volontà, è possibile riuscire a riconoscere un bianco da un rosso o, nei momenti di maggiore ispirazione, essere persino capaci di cogliere la differenza tra un vino buono e uno scarso.
Non è stato il caso del Kraema 2016 della cantina Muraje che, assaggiato un paio di mesi fa in una sala affollatissima, mi si è svelato immediatamente e con folgorante chiarezza e, anche se vado solo a memoria (l’ho pur detto che non ho preso appunti), ricordo bene che è un Nebbiolo prodotto dalle parti di Carema, dal carattere sobrio, distinto, dal gusto fresco e succoso, sapido e teso, così facile da bere da sembrare, ingannevolmente, semplice.
Fonte: Ernesto Gentili