Barolo 2013, Barolo “aereo-dinamici”. Quarta parte: Serralunga d’Alba
Se c’è un caso in cui, più di altri, la disamina dell’annata ha fatto chiaramente intendere che si trattasse di Barolo “a lunga gittata”, nati cioè per resistere nel tempo, questi è il caso di Serralunga d’Alba. La circostanza poi di avere effettuato assaggi anticipati rispetto al solito, con vini -se va bene- imbottigliati da poco, ha amplificato la sensazione di trovarci di fronte a stati evolutivi in cui potervi leggere di tutto meno che armonizzazione.
Perché in nessun altro caso, come nel caso di Serralunga, abbiamo incontrato vini così palesemente “in via di formazione”, soprattutto dal

punto di vista aromatico. In nessun altro caso, come nel caso di Serralunga, le attenzioni dovevano quindi giocoforza indirizzarsi sull’aspetto più importante di uno scandaglio sensoriale, ossia sul gusto, sulla bocca, sul palato. E nessun altro distretto di Langa ha mostrato il medesimo potenziale di saldezza, struttura, acidità e polifenoli. Quindi, se da un lato questi vini scontano un certo ritardo in amalgama e definizione, dall’altro hanno dato sfoggio di complessità, una complessità irriducibile ad un “tutto e subito”, carattere e razza in divenire, anche da parte di alcuni nomi non propriamente avvezzi, ai gusti miei, a certe prove di rilievo. Non è stato perciò così difficile rintracciare a Serralunga alcune delle etichette migliori, nonostante le assenze pesanti di nomi importanti.
E a proposito di nomi importanti, fra le note di degustazione che seguono (da cui ho escluso alcuni vini per manifesta illeggibilità, o a causa di tappi “infìdi”) troverete un intruso. Intruso in quanto che degustato nel contesto della trasferta langarola ma non propriamente a Nebbiolo Prima–Grandi Langhe, da cui ho estratto tutti gli altri vini e tutti gli altri incontri. Ho deciso di inserirlo per dovere di cronaca e per rendere un’idea più completa della denominazione. E, diciamolo, perché si tratta di uno dei vini più buoni mai assaggiati da qualche anno a questa parte!
BAROLO DEL COMUNE DI SERRALUNGA 2013
ETTORE GERMANO – BAROLO CERRETTA 2013
Piuttosto farraginoso ai profumi, da cui percepisci soltanto vitalità e saldezza, è dotato di una bocca materica, robusta, solcata da un tannino molto fitto (e molto fine) e da un timbro salino ringalluzzente, doti salvifiche per il futuro che viene.
Fonte: Acqua Buona