Un vero successo il ritorno a Modena di Champagne Experience. Sintesi di una celebrazione.
Quando lo Champagne chiama non è possibile resistere. A maggior ragione dopo mesi di isolamento. Il format di (Modena) Champagne Experience è rimasto pressoché invariato rispetto all’edizione 2019 ma, volendo essere obiettivi, non si sentiva esigenza di variazione.
Il successo che negli anni ha dato visibilità e autorevolezza alla manifestazione ha spinto tutti come un’onda lunga trasportando gli amanti delle bolle fino al 2021 quasi come se niente fosse accaduto, come se il rapporto non si fosse mai interrotto.
Mi ha colpito l’adesione massiva, la risposta della gente nonostante i posti contingentati per ragioni che ormai sono inutili da spiegare. Così come diventa inutile da spiegare il perché di (così ha ufficializzato l’organizzazione nel post-evento) oltre 6.000 presenze nei padiglioni Modenafiere fra domenica 10 e lunedì 11 ottobre appena passati.
Tarlant
(importa: Teatro del vino)
Zero Brut Nature: la gamma di Tarlant meriterebbe più citazioni ma seleziono e seleziono anche e soprattutto preferibilmente i prodotti di fascia economica cosiddetta “entry-level”. Perché chi vuole un ottimo Champagne senza spendere un patrimonio ha lo stesso diritto di chi non bada a spese. La lunghezza dello Zero Tarlant è didascalica. 72 mesi sui lieviti dalla triade di vitigni classica che offre personalità e piacevole intensità.
Zero Brut Nature Rosé: conferma tutto quanto detto sopra. Solo 6% di Meunier su un vino base per metà Chardonnay e buona parte Noir. Finalmente rosa che ravviva i sapori, che seppur non ampio accende gli aromi di ribes e pompelmo rosa con erbe aromatiche e crosta di pane da 4 anni sui lieviti. E poi, per essere un rosé, è lungo come si deve.
‘La Vigne D’Or’ Blanc de Meuniers 2004: ancora dosage zero, ancora il trait-d’union, ancora un altro piccolo capolavoro che sfida anni e uvaggio. Dodici anni a riposare evolvendosi, 100% Pinot Meunier millesimato che ti donano l’espressività della fragranza lievitata cangiante alla pietra e poi frutta gialla matura su letto di petali. Altamente espressivo anche nella sua lunghezza, non possiamo pure pretendere che abbia maggior acidità anche se lo abbiamo per un attimo sognato.
Fonte: Paolo Bini - SpiritoItaliano.net