A Bolgheri non si produce solo grandioso e costoso Bolgheri DOC Superiore ma anche da tempi lontani IGT che hanno fatto la storia dei supertuscan prima che questi diventassero una prerogativa solo chiantigiana. Masseto, Messorio e compagni hanno creato una parte importante dell’immaginario collettivo e di reputazione del territorio senza mai togliere la scena alla denominazione principale.
La motivazione risiede nel fatto che fino a pochi anni fa era impossibile uscire con un 100% syrah o merlot o anche cabernet franc ed avere la DOC e quindi la scelta spesso è stata quella di seguire impostazioni aziendali e personali e di scegliere ciascuna aziende il proprio vitigno preferito su cui investire in base a inclinazione e territorio. Se prima era il merlot a fare da protagonista oggi pare che tutti puntino sul cabernet franc con il syrah rimasto ormai solo per pochissimi appassionati ma sempre di alto livello (basti pensare ai recenti 100/100 allo Scrio de Le Macchiole).
Altro aspetto da rimarcare il fatto che spesso gli IGT di alto livello delle aziende bolgheresi sono prodotti in parte con uve Bolgheri DOC e in parte con uve di altissima qualità di comuni vicini come Bibbona o Castellina Marittima risultando per certi versi superiori agli stessi Bolgheri DOC, superiore perché, appunto, assemblano il meglio di un territorio più vasto ma comunque abbastanza omogeneo per suoli e clima e, dato che un allargamento della DOC oltre il comune di Castagneto Carducci non è in vista, rappresentano la “Bolgheri allargata” che ogni tanto torna sulle cronache. Per noi è sufficiente che torni nei bicchieri vista la grande qualità complessiva…
In questa denominazione rientrano anche IGT di ingresso di piacevolezza e prezzo intrigante perchè si pongono spesso entro i 15€ a scaffale apportando nel bicchiere piacevolezza e intensità simili ai Bolgheri DOC senza cannibalizzarli a livello di immagine o di vendite.
Intravino ringrazia il Consorzio e le aziende partecipanti al Tasting
Fabio Motta Lo Scudiere 2018
(sangiovese) ricco, senape balsamico, piccantezza e sostanza, particolare, succoso piacevolissimo e mentolato, bel finale.
Fonte: Intravino