Di Lopez De Heredia parliamo spesso su Intralcio, quindi vado subito al sodo.
Il canovaccio è sempre lo stesso: grande acidità che dà spinta ai piccoli frutti rossi (mirtilli e more) per molti anni; non da guinness come il Tondonia e il Bosconia, ma arriva fresco e snello tranquillamente ai 15 anni.
Nel Cubillo 2010 esce fuori forte la famigerata nota vanigliata che, udite udite, non fa maledire la barrique (no, frame vanigliato non lo scrivo neanche sotto tortura), soprattutto se lo servite intorno ai 13/14 gradi. In bocca è sapido, avvolgente, mai ‘grasso’. L’agilità del sapore viene rilanciata dalla nota balsamica, altra caratteristica della cantina, che impavida non teme gli anni che passano, appaga le papille e rende il finale lungo e godurioso anche dopo una decade dalla vendemmia.
Accompagnato con polpo all’acqua pazza e patate…ma mi raccomando: i bianchi con il pesce e i rossi con la carne.
Fonte: Enrico Nera - Intralcio