Il ciliegiolo è un vitigno a bacca nera coltivato soprattutto nell’Italia centrale, Toscana, Umbria e Lazio in particolare, che sta godendo di un certo successo. Nel giro di cinque-dieci anni gli ettari coltivati a ciliegiolo per produrre Doc Maremma Toscana sono destinati a raddoppiare. Le sue origini sembrerebbero antichissime; qualcuno pensa addirittura sia l’uva utilizzata dagli Etruschi, che abitavano proprio queste zone, per la loro produzione vinicola. Altri invece ritengono che l’uva, il cui nome ovviamente fa riferimento all’analogia olfattiva con la ciliegia, provenga dalla Spagna e sia stata introdotta nel centro-Italia intorno alla seconda metà dell’800 dai pellegrini di ritorno da Santiago de Compostela. A far propendere per un’origine del tutto italica però sono gli ultimi studi genetici condotti sulla varietà: infatti sembrerebbe che il ciliegiolo abbia uno strettissimo rapporto di parentela con il sangiovese.
Il ciliegiolo è stato utilizzato per anni in blend col sangiovese, ma alla fine degli anni ’70 alcuni viticoltori hanno iniziato a vinificarlo anche in purezza, decidendo di valorizzare le potenzialità dell’uva. Col senno di poi, la scelta è stata più che corretta: i gusti contemporanei che prediligono vitalità fruttata e leggerezza si incrociano perfettamente con le caratteristiche del vitigno, che nelle versioni più ambiziose è capace anche di sostenere qualche anno sulle spalle. Può essere vinificato pure in bianco o rosato, in questi casi si ottengono vini molto freschi e profumati.
Il Ciliegiolo Vallerana Alta ’21 possiede sorso sapido e continuo, dallo sviluppo ritmato e con un finale dai toni terrosi e balsamici. Attualmente, a incarnare l’anima più intima della Maremma enoica c’è senza dubbio l’azienda di Antonio Camillo. E la sua spiccata umanità rende questo merito ancora più significativo. I suoi vini, sottovoce, si sono imposti tra le etichette più intriganti dell’intero areale, emergendo, soprattutto, grazie al Ciliegiolo, che Antonio ha declinato come nessuno aveva mai pensato di fare nel recente passato. Liberato dai legni piccoli, il suo Ciliegiolo si è distinto per uno stile ben leggibile, dai tratti originali e dalla personalità acclarata. Dai tratti aromatici che rimandano alla frutta rossa e alle erbe aromatiche, con tocchi di pietra focaia e grafite.
Fonte: Gambero Rosso