“Napoli ed il mondo flegreo sono uniti da una medesima condizione: il conservare, a dispetto della modernità, un’irriducibile anima arcaica e l’essere continuamente fatti oggetto di saccheggio, degrado e barbarie. Ma vivere qui, significa stare in contatto con stimoli creativi forti. Per me è come ascoltare improvvisi echi, farsi portare per mano dal sortilegio“.
Queste sono parole non mie ma di un poeta e antropologo che nei Campi Flegrei ci è nato, ci ha vissuto e lavorato e li ha amati visceralmente, come Michele Sovente. In questa terra ardente anche la vite ha messo radici nel mito e nel tempo, e trovato uno spazio e una dimensione che gli ultimi assaggi ci stanno chiarendo essere sempre più importante e rappresentativa.
Nell’ultima edizione dell’ottimo Campania Stories, mi sono completamente innamorato di questa affascinante forza mistica e sensuale dei Campi Flegrei e del vitigno che secondo il mio gusto ne rappresenta l’essenza e la forza: il piedirosso.
Il vitigno nel nome richiama colorazione rossastra che prendono rachide e pedicello in maturazione, simili proprio alle zampe dei palombi. È chiamato infatti anche palombina nera o per’ e palummo.
Il piedirosso dei Campi Flegrei è teso, nervoso e dinamico, scattante e flessibile, plastico e materico. Un vino incisivo e essenziale che dimostra una forza e una vitalità che mi ha totalmente affascinato, con un retroterra in cui acqua, storia, mito e fuoco si mescolano. Dove il blu del mare incontra il rosso del fuoco e il giallo biancastro sulfureo, e dove le rocce piroclastiche, le ceneri, i lapilli e le pomici hanno creato terreni sabbiosi dove anche la fillossera è stata impotente di fronte al mito e alla storia di questi magici luoghi. Un vino che regala stimoli forti e che come una improvvisa eco ci prende e ci porta per mano tra i sortilegi di questa terra mistica e incantata.
Agnanum – Sabbia Vulcanica s.a.
Dolcezza rustica, carezza e sangue. In bocca intriga, entra potente e suadente. La frutta fresca è il filo e il finale tattile e espansivo è magno.
Agnanum . Per’ e’ Palummo 2021
Un vino dirompente che cresce nella bocca e lascia la voglia di tornare.