Rossì, fortissimamente rossi per stare bene in questo agosto torrido, che ti asciuga dentro e che proprio per questo va aggredito con Bacco amico. E il contrasto al caldo va sostenuto tenendo le bottiglie in frigo per portarle a tavola all’ultimo e stapparle belle fredde, facendole salire di temperatura pian piano. Una certezza: il concetto di temperatura ambiente in queste settimane non ha davvero valore, senso. Minimo quella della cantina, sempre che sia una signora cantina, fresca e areata. E intanto ci avviciniamo al capodanno, il reale inizio dell’anno nuovo, che non è a cavallo di dicembre e gennaio.
Arpepe, la Valtellina fuori dai canon
Un vino rosso che si adatta perfettamente a qualsiasi situazione: sempre buono da bere in ogni stagione dell’anno, anche in estate, in barca o nelle lunghe cene estive, per chi non vuole rinunciare al piacere dei tannini. Il Rosso di Valtellina di Arpepe, libero e spensierato si distingue nell’universo enologico dell’azienda dei fratelli Guido, Isabella ed Emanuele Pelizzati Perego. Nati nel 1860, rinati nel 1984 e cresciuti nel 2004: queste le tappe principali della bella cantina valtellinese che da sempre ha l’obiettivo di voler esaltare al massimo le potenzialità del Nebbiolo delle Alpi, la Chiavennasca.
Da vigne terrazzate incastonate come una pietra rara nel versante retico, completamente esposto a Sud e mitigato dai venti freschi del Nord, nasce questo vino straordinario: dal bellissimo colore rosso rubino brillante, profumi delicati e avvolgenti, sapido e succoso al sorso. È leggero, fresco, con un bellissimo spigolo acido e tannini delicatissimi che lo permettono di abbinare facilmente a dei pesci d’acqua dolce.
Salvo Ognibene
Fonte: Raffaele Foglia