Durante l’anno appena trascorso molte Cantine italiane hanno deciso uscire sul mercato con le loro new entry aziendali, sfidando le chiusure e le difficoltà commerciali causate dalla pandemia. La nostra panoramica sui nuovi vini 2020 tra bollicine, bianchi, rossi e spirits da provare.
Lanciare sul mercato un nuovo vino nel 2020 era sicuramente un azzardo, ma molte Cantine hanno deciso di correre il rischio. Il club delle “etichette debuttanti”, in effetti, è piuttosto numeroso. Le abbiamo riunite in un articolo senza pretese di esaustività e volutamente slegato da punteggi e classifiche. Due i motivi. In primis offrire ai lettori qualche interessante spunto d’acquisto. E poi rendere il giusto merito alle aziende che, nei mesi scorsi, non si sono lasciate scoraggiare dalla crisi e hanno tenuto fede ai loro progetti enologici.
Bele Casel – Vecchie Uve, Asolo Prosecco Docg 2016
Prima uscita per questo Metodo Charmat Lungo che sosta 12 mesi sulle fecce fini, trascorre un anno in autoclave e un altro in bottiglia. Le uve – Glera, ovviamente, ma anche varietà minori come Perera, Rabbiosa, Marzemina bianca e Bianchetta trevigiana – crescono sul vigneto collinare di Monfumo, allevato a doppio cordone capovolto e gestito in biologico. Le piante hanno un’età media di 50 anni e i terreni marnoso-argillosi sono ricchi di calcare e sostanza organica. Ne nasce una bollicina dal profilo teso e definito, esaltato dal dosaggio zero. Bella ricchezza aromatica e rimarchevole persistenza. Con questo progetto la famiglia Ferraro, titolare di Bele Casel, è riuscita a creare un Asolo Prosecco Docg di grande epressività. La scelta delle uve locali “dimenticate” si è rivelata vincente, così come l’allungamento dei tempi produttivi.
Fonte: Jessica Bordoni - Civiltà del Bere