La nostra famiglia ha origini contadine, oltre quattro generazioni di vignaioli nati in località Cerretta a Serralunga d’Alba ma vinificatori ed imbottigliatori dalla fine degli anni ’80.
Non avendo stemmi di casata le nostre etichette, fin dall’inizio con il Barolo 1989, hanno avuto come elemento identificativo il nome e cognome di mio padre, Ettore Germano, con un font molto simile alla sua firma. Alcune modifiche sono state apportate negli anni seguenti, anche per adattarsi alle variazioni delle leggi sull’etichettatura. Con l’aumento del numero di vini e selezioni abbiamo ritenuto importante dare una maggior identificazione alle varie MGA di Barolo. Avendo in famiglia un talento artistico, mia moglie Elena, abbiamo pensato di riprodurre dei particolari unici delle varie vigne, che hanno anche un significato allegorico.
Speriamo di essere riusciti ad esprimere appieno con voi il nostro sentimento.
BAROLO CERRETTA
Nella nostra più antica proprietà, mio padre e mio nonno hanno costruito negli anni ’60 il “ciabot”, piccola costruzione di circa 10 metri quadrati dove ci si poteva riparare in caso di improvviso temporale, consumare la colazione, far riposare gli animali da lavoro e riporre gli attrezzi. Abbiamo deciso di raffigurarlo sull’etichetta, che si può considerare una riproduzione in miniatura della cascina: un luogo che ha come obbiettivo il riparo e la protezione, che è quello che i nostri contadini hanno sempre messo al primo posto, tutelare e difendere se stessi ed i loro beni.
BAROLO PRAPO’
Questa vigna è stata acquistata dai miei genitori l’anno successivo al loro matrimonio, nel 1965: è una piccola appendice della Cerretta. L’impianto eseguito da mio padre nel 1967 ha seguito criteri e mezzi tradizionali. L’importanza dei tutori a sostegno dei filari è fondamentale: dai nostri boschi di robinie si prendevano i pali per la testata, un legno molto compatto e durevole. Il sostegno che deve operare per il peso della fitta e di alta spalliera. Un elemento importante che visto in prospettiva contribuisce alla geometria dei vigneti di langa, tra i più ordinati e spettacolari. Il palo rappresenta la cura dell’uomo a sostenere e proteggere la vigna ed il raccolto, la regolarità degli impianti e l’espressione della volontà dei vignaioli di curare anche l’estetica di un territorio dal potenziale così unico.
BAROLO VIGNARIONDA
La Vignarionda è sicuramente la vigna più famosa di Serralunga d’Alba ed una delle più prestigiose della zona del Barolo. La forma tondeggiante della collina esposta a Sud, sul versante Ovest della dorsale, la rende perfettamente esposta al sole ed il terreno ne determina l’unicità. Sulla strada che porta in questa vigna si racconta che ci fosse una pietra che ne delimitava il bordo denominata “la pietra delle bisce”, come mi ha sempre confermato mia nonna paterna. Abbiamo quindi voluto dare alla memoria di questa pietra il simbolo della nostra etichetta. La pietra ha anche un significato importante nella storia contadina, perché si utilizzava per delimitare i confini dei poderi, interrandola di comune accordo tra i vicini confinanti. Per questo è sinonimo di durezza e durata, ha una simbologia polivalente anche nel senso della certezza, e la certezza del potenziale qualitativo della Vignarionda e oltremodo consolidata.
BAROLO RISERVA LAZZARITO
La vigna Lazzarito prende il nome dall’edificio che la sovrasta nella sommità, poi trasformato in cascina, che nei tempi post-medioevali era il Lazzareto del paese di Serralunga d’Alba. L’esposizione Sud-Ovest ed il terreno molto calcareo, con lievi sedimentazioni sabbiose, favoriscono la produzione di un Barolo austero, minerale ed elegante. Per questo motivo abbiamo da sempre denominato Riserva la nostra selezione, in modo da dargli il tempo per esprimersi appieno. È la vigna più vecchia che abbiamo quindi l’idea di rappresentarlo con un’etichetta a sfondo nero per esprimere eleganza ed austerità allo stesso tempo. Il fregio in rilievo riprende un’idea di etichetta pensata negli anni ’70 dai miei genitori, che però non ha avuto seguito in quanto mio padre aveva poi deciso di concentrarsi nella viticoltura e secondo lui i tempi, forse, non erano ancora maturi per imbottigliare.
BAROLO DEL COMUNE DI SERRALUNGA D’ALBA
Serralunga è conosciuta per diversi motivi: produce uno dei Barolo più austeri e longevi, ha una morfologia territoriale particolare. È una collina lunga 7 km che ricorda una “lunga serra” da cui il nome. È un borgo medioevale con doppio anello di case e solo due porte d’ingresso, sovrastato da un castello slanciato in altezza a dominare e difendere un paesaggio mozzafiato. Per questo abbiamo voluto stilizzare le dolci forme collinari ricoperte dai vigneti di Nebbiolo che circondano il centro del paese, come incoronati in una veduta dalla sommità della collina Cerretta, guardando a Sud. È un quadro che vediamo tutti i giorni dal risveglio fino a sera e lo abbiamo voluto condividere con il nostro Barolo che ha come carattere l’armonia e la fragranza dei frutti.
Sergio & Elena Germano