Un articolo pazzesco, di quelli che valgono moltissimo nell’era del mercato del vino sempre più connesso e sempre più internazionale. Nel pezzo a cura di Jancis Robinson, firma di punta del Financial Times, una delle voci della critica enologica più influenti dell’intero globo, consulente della cantina reale di Regina Elisabetta II per intenderci,si parla dei vini di Valtellina al top. Il titolo “Valtellina: the pinnacle of fashion”, letteralmente tradotto in una Valtellina che è in vetta alla moda dei vini del momento, del gusto contemporaneo, giocando anche con il concetto di vetta che caratterizza il territorio valtellinese.
Le reazioni non sono mancate in Valtellina, con l’articolo del Financial Times che è rimbalzato nelle bacheche social delle cantine, condiviso dai tanti nebbiolo lovers che amano un territorio unico, descritto in maniera dettagliato dalla Robinson. Si parte con una ricostruzione del nebbiolo nella regione del Piemonte, ma poi si passa a geo-localizzare la Valtellina, nell’estremo nord della Lombardia, quasi in Svizzera. “Così lontana dai sentieri battuti dalla maggior parte degli amanti del vino che riceve scarsa attenzione. Ma merita molto di più, non ultimo perché lo stile dei vini della Valtellina è così in sintonia con ciò che cercano molti bevitori di vino del 21°secolo. Fresco, puro, espressivo e minerale”. Un endorsement non da poco, proprio nei giorni in cui la Brexit porta nubi sull’export dei vini italiani, considerato anche il paragone con i cugini piemontesi. “I vini tendono anche a maturare piuttosto prima del Barolo e sono più economici”.
La stragrande maggioranza dei coltivatori vendono le loro uve a uno dei pochi produttori di vino di grandi dimensioni, la cantina Nino Negri ora di proprietà del Gruppo Italiano Vini. Si cita invece come produttore indipendente più affermato Ar.Pe.Pe, che prende il nome del vigneron di quarta generazione Arturo Pelizzatti Perego che ha fondato la cantina nel 1984, gestita oggi dai figli Emanuele, Guido e Isabella, che qualche anno fa alla Robinson confessò che la Valtellina fu praticamente ignorata negli anni ’80 e ’90 dalle potenti guide enologiche italiane, ossessionate dall’alcool e dal legno. “Mio padre era visto quasi in maniera ridicola come interprete di un vecchio stile”. Nebbiolo chiamato tradizionalmente Chiavennasca, citando anche la cittadina di Chiavenna, una rotta importante per il mercato svizzero. I vini alpini della Valellina non sono naturalmente pesanti, alcuni vigneti sono alti fino a 800 metri con le temperature spesso in picchiata di notte. Fino a poco tempo fa, i vitigni più alti hanno faticato a maturare completamente e la tradizione è stata quella di essiccare alcune uve per produrre lo Sforzato, un vino più forte con la stessa tecnica utilizzata per produrre l’Amarone dalla zona Valpolicella, ma con risultati più freschi e leggeri.
Consigli per gli acquisti di Jancis Robinson:
Ar Pe Pe, Rocca de Piro 2015 Valtellina Superiore 13% £ 27 Vini Tutto
Fonte: BeverFood