Scivola in bocca leggero e suadente, si insidia lieve ed esplode poi pervadendo ogni papilla gustativa: Godenza di Noelia Ricci riempie il calice di un rosso rubino da Sangiovese ad acino grosso, coltivato sui terreni argillo-sabbiosi del Podere Godenza, a Fiumana di Predappio. Argille, arenaria e sabbie color ocra tessono la trama di questo vino che rievoca la Romagna nel calice.

Raccolte le uve, vengono fermentate e poi macerate sulle bucce in tini di acciaio per circa 28 giorni, con successiva fermentazione malolattica. L‘affinamento è di 8 mesi in acciaio e 12 mesi in bottiglia, ciò permette al vino di avere struttura ed un tannino elegante e domato.

Predappio è terreno particolarmente votato per il Sangiovese, ma i CRU più interessanti si trovano in prossimità dei crinali delle colline (proprio dove si trova il Podere Godenza), sopra la linea dei calanchi, ove aumenta l’escursione termica ed il clima è ventilato.

Il vino si presenta elegante alla vista come un velluto rosso rubino, lasciando fitte lacrime sul calice, a vantarne la consistenza. I profumi intensi sono di frutti rossi, una nota pungente erbacea di testa e, di fondo, emerge una nota di viola a rendere armonico il tutto. Al palato risulta fresco, morbido e con una discreta persistenza.

Una nota di merito va alle etichette dei vini di Noelia Ricci. Sulla bottiglia di Godenza campeggia una scimmia in bianco nero, notevolmente particolareggiata, frutto del lavoro di un art director. La scelta di questo animale per il Godenza è data dalle caratteristiche dello stesso: piedi piantati a terra, ben saldo e longevo, qualità che ci si attende di trovare in questo vino.