Le Giornate altoatesine del Pinot Nero, giunte quest’anno alla XXI edizione, continuano a essere un riferimento per chi si vuole confrontare con questo vitigno/vino tanto affascinante quanto difficile da interpretare.
Blauburgundertage, le Giornate altoatesine del Pinot Nero
La manifestazione, nata nel 1998, si svolge a cavallo di due comuni viticoli, Montagna (Montan) e Egna (Neumarkt) conosciuti sia per l’altopiano di Mazzon, uno dei luoghi storici del Pinot Nero nazionale, situato sulla destra del fiume Adige a 25 km a sud di Bolzano, sia per l’emergente area di Gleno (Glen). Le Giornate prevedono una prima parte dedicata al concorso di degustazione (28 febbraio/1 marzo) e successivamente – dal 18-20 maggio – la possibilità di assaggiare 120 Pinot Nero di cui 93 provenienti da 11 regioni italiane e circa 30 dal resto del mondo (Francia, Usa, Nuova Zelanda, e così via); inoltre di partecipare a un approfondimento su un produttore (in questo caso 10 annate del Pinot Nero di Ferruccio Carlotto) e su zona vinicola dove il Pinot Nero ha un ruolo di primo piano – stavolta è toccato alla tedesca Ahr – e ancora di seguire un seminario tecnico di approfondimento.
I Pinot Nero in assaggio e i risultati nelle edizioni passate
I vini Pinot Nero in concorso e in degustazione sono stati tutti dell’annata 2016. Dalla nascita della manifestazione nel 1998 sono stati degustati più di 1000 campioni di Pinot Nero da parte di oltre 400 degustatori di fama nazionale ed internazionale. Per ben tredici volte il vincitore è stato di provenienza altoatesina e, nella maggior parte dei casi, parte delle uve sono state prodotte nei vigneti dell’Altopiano di Mazzon. Per due volte sono stati premiati dei vini trentini e in un caso un Pinot Nero della Lombardia, in un altro un vino proveniente dalla Valle d’Aosta.
Il Pinot Nero in Alto Adige
I primi impianti di Pinot Nero in Alto Adige sono stati registrati nel 1840. Nel 2018 gli ettari vitati a Pinot Nero sono risultati 465: 447 ettari in zona Alto Adige Doc e 18 in Val Venosta Alto Adige Doc. Complessivamente occupano l’8,72 % della superficie vitata Doc totale (5.342 ettari).
La maggior parte degli impianti di Pinot Nero sono posizionati nella zona della Bassa Atesina/Oltradige, mentre nei comuni di Egna e Montagna, nel territorio dei quali ricade sia l’Altopiano di Mazzon che la zona di Gleno (Glen), gli ettari vitati sono oltre 117. Quest’ultima è una frazione del comune di Montagna, situata quasi di fronte a Mazzon, dove i vigneti hanno un andamento a sud-ovest e un’altitudine da 420 a 800 metri s.l.m. È considerata un’area emergente – 1 ettaro di vigneto vale 700/800.000 euro – da cui ottenere Pinot neri fini ed eleganti che competono in qualità con quelli di Mazzon dove un vigneto vale almeno 1 milione di euro.
I rimanenti ettari risultano distribuiti in diverse zone selezionate del territorio altoatesino, fra queste: le porzioni superiori dei versanti a nord della città di Bolzano, qualche appezzamento posizionato sulle parti elevate del versante orientale della Val d’Adige, alcuni vigneti che si trovano in altura nel territorio fra Bolzano e Merano inclusa la conca di Merano e infine la Val Venosta.
Il Concorso Nazionale del Pinot Nero
Negli ultimi anni, il numero delle aziende partecipanti è arrivato a superare le 90 unità – di cui solitamente fra il 40 e il 50% proviene dall’Alto Adige, che oggi inviano i campioni che un tempo erano acquistati sul mercato dal Comitato. I giurati del concorso di degustazione sono per lo più enologi ed enotecnici provenienti da varie regioni italiane.
Blauburgunder Pinot Nero Riserva Weingut Stroblhof
Elegante, equilibrato, complesso. Note di piccoli frutti rossi (ribes soprattutto) con una lieve speziatura; in bocca pieno, gradevole, fruttato, piacevolmente sapido grazie anche a un tocco di acidità in più. Lungamente persistente. (14% vol)