Colpito da stupore una volta appresa la notizia della morte – ma soprattutto dell’esistenza – dei “maiali nuotatori” della Big Mayor Cay (piccolissima isola delle Bahamas) in concomitanza delle primissime calde giornate primaverili, e preoccupato dall’avvicinarsi della temutissima e inevitabile prima prova costume, decido di mettere nel forno, insieme alle patate, le salsicce di Porco Cinturello Orvietano di Alfredo Angeli (Urbevetus) per farmi coraggio ed affrontare la cruda realtà.
“Porci Volanti” invece che nuotatori i suoi maiali, allevati con maniacale cura e passione, naturalmente allo stato brado e nutriti solo con castagne, orzo, farro e granaglie di qualità, così sane e profumate che io stesso le mangerei. Animali di altra caratura e succolenza, “porci con le ali”, meglio definirli così per la loro leggiadra ed aerea grassezza. Estasiato dai profumi provenienti dal forno prendo e salto in groppa al Cinturello Orvietano (neanche fosse un tappeto volante) partendo per un viaggio fiabesco verso il mare; faccio tappa però a Manciano – che è sulla giusta traiettoriatra me e il mare–da Antonio Camillo, vignaiolodi grande ordine e lucidissima visione agricola.Rigenerato dalla sua bravura e umiltà torno al volo a casa e apro il suo Tutti i giorni Rosso 2016,blend di sangiovese, ciliegiolo e alicante. Beva generosala sua, ricca di golosità e avvincenti sfumature acuminate, in grado di illustrarmi in modo chiaro la presenza dei vitigni utilizzati. Un vino così coraggiosamente semplice da non temere nessun palato, da bere e ribere con estrema facilità, da piacere a tutti, belli e brutti. Vino territoriale e direi entusiasmante per il rapporto espresso tra la qualità e il prezzo, tra l’altro contenuto in bottiglia da litro; la giusta misura per tenermi compagnia per tutto il mio fantasioso viaggio e per l’ecatombe di salsicce mangiate.
Fonte: Slowine