Il vino vero è vita, è forma mutevole, insignificante nel mondo e al contempo potenziale di gioia, di emozione, di condivisione. E come la vita, come le persone, ogni giorno è diversa, anche se l’assomigliarsi di alcune giornate, come di alcune bevute, ci rassicura. Ed io trovo invece così stimolante e potente, misterioso e affascinante, proprio il camaleontico ed imprevedibile mutare delle esperienze vinose, come di quelle umane.
Nelle sere di fine agosto/inizio settembre ho raccolto alcuni assaggi, condivisi con amici di bicchiere, che voglio fissare sulle pagine del TaccuVino e condividere con chi vorrà curiosarci, e trarne stimoli per i proprip ersonalissimi assaggi. Ogni sorso è diverso, mediato dalla percezione personale, ma quando porta qualcosadi buono, chi è aperto alla bontà non può restarne indifferente. Tutti gli assaggi ho potuto ripeterli nei giorni, ma come detto, ogni volta era un nuovo incontro, dove saltavamo il “Come stai? / Bene e tu?”, ma andavamo a riprendere il discorso da dove eravamo rimasti. È finita la bottiglia c’era ancora il desiderio di continuare ascoprire, come quando si scopre qualcosa di bello.
Fonte: TaccuVino