Appunti di degustazione. 10 assaggi (+1) dal ProWein
Una grandissima fiera del vino che anticipa il Vinitaly. Al ProWein di Dusseldorf gli appassionati di vino esoprattutto gli addetti ai lavori scaldano i motori e le papille gustative. Più di 6mila espositori e moltissime etichette presentate: ecco i 10 nostri migliori assaggi.
ProWein
Basta un dato per capire la natura del ProWein: un visitatore su due non è tedesco. Una proporzione riscontrata anche al nostro evento Tre Bicchieri sabato scorso a Dusseldorf. Nel complesso, sono stati 58mila i partecipanti nei tre giorni di fiera, 6600 gli espositori con oltre 60 Paesi rappresentati. Sì, il ProWein è un’enorme vetrina sul mondo del vino. Poggia su una struttura solida e organizzata, efficiente, con un aeroporto a 15 minuti di taxi, euna città abituata a manifestazioni del genere. Eppure la sensazione, alla sesta edizione da visitatore, è che nelle ultime edizioni la base degli espositori sia aumentata a una velocità diversa rispetto ai visitatori, limandone in qualche modo il margine competitivo.
La qualità degli operatori è sicuramente alta, aspettiamo la risposta del Vinitaly: la festa del vino italiano, lo specchio di un altro modo di vivere, di approcciare il vino. Alla ProWein si ritrovano solo un segmento delmercato, Verona è il punto di ritrovo di tutta la filiera: addetti, blogger, i giornalisti, i produttori, appassionati,con tutte le sfumature di questo settore. A un etnologo bastano 96 ore di ricerca per capire gli italiani: i 4 giorni del Vinitaly. Ma torniamo sulle sponde del Reno, per chi assaggia, il ProWein è un paradiso tra padiglioni eincroci linguistici. Partiamo dalle acidità scintillanti dei padroni di casa.
Chiudiamo con l’ultimo nato di casa Ar.Pe.Pe, prodotto da vigne di 50 anni a500 metri di quota. Sfacettatissimo, setoso, puro e irradiante, ha un passo sicuro e freschissimo, con una vena balsamica da capogiro. Il finale dimostra che perdire tanto non c’è bisogno di alzare la voce.
Fonte: Gambero Rosso